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Si avvicina il 27 gennaio, il Giorno della memoria; storica ricorrenza della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz. Anche il mondo dei fumetti raccoglie il compito di preservare il ricordo di quegli anni, per non dimenticare gli orrori dell’Olocausto e del nazismo, con tutta la forza di una forma d’arte che unisce le differenti capacità evocative del racconto e dell’illustrazione.

Perché oggi dovreste leggere il capolavoro a fumetti sull'Olocausto

Mantenere viva ogni giorno la memoria collettiva sulla Shoah. Basterebbe questo a spiegare perché, a più di 30 anni dalla pubblicazione del primo volume, valga la pena leggere ‘Maus’ di Art Spiegelman. Un romanzo che si muove sapientemente tra narrativa, fumetto e giornalismo, – ambientato durante la seconda guerra mondiale e incentrato sull’Olocausto – realizzato a partire dai racconti del padre dell’autore, sopravvissuto all’internamento nei campi di concentramento di Majdanek prima, e Auschwitz poi. Un’opera monumentale, destinata a rimanere nei secoli nei libri di letteratura, prima fumetto a vincere il premio Pulitzer, nel 1992.

Per approfondire...

Noi del Museo ebraico di Venezia crediamo che condividere storie costruisca comunità. Da 60 anni ci impegniamo ad essere narratori coinvolgenti della storia ebraica.

Conserviamo un patrimonio culturale sorprendente dove scoprire se stessi in un confronto millenario con l’alterità.

Situato nel centro storico di Padova e nell’area dell’antico ghetto, il museo racconta gli eventi e la ritualità della Comunità Ebraica di Padova dalle sue origini ad oggi. Il museo è collocato nella prima e più grande Sinagoga Ashkenazita, fondata nel 1522 e attiva fino al maggio del 1943, quando venne data alle fiamme da un gruppo di fascisti padovani. Il restauro, realizzato con il contributo della Comunità Ebraica e il sostegno della Regione Veneto e del Comune di Padova, ha riconsegnato uno spazio di grande fascino, arricchito dall’impronta dei matronei e dallo scalone ottocentesco.

                  Yad Vashem – The World Holocaust Remembrance Center

Il Giardino 

Dal 5 ottobre 2008, la città di Padova, attuando un progetto avviato nel novembre del 1999, ospita un giardino in cui si onorano i Giusti di tutti i genocidi a partire dal XX secolo. A differenza degli altri Giardini dove si commemorano i Giusti legati a uno specifico genocidio (Shoah a Gerusalemme, genocidio armeno a Erevan, bosniaco a Sarajevo), Padova ha voluto creare una Casa (Padua – Home of the Righteous) che ricordi le persone che, nelle varie parti del mondo, si sono opposte ai genocidi.

IL GIARDINO DEI GIUSTI DI MILANO 

dedicato ai Giusti di ogni parte del mondo

Il 24 gennaio 2003, grazie alla proposta del Presidente di Gariwo Gabriele Nissim di riservare un luogo simbolico della città alla memoria delle figure esemplari di resistenza morale di ogni parte della Terra, è stato inaugurato a Milano il Giardino dei Giusti di tutto il mondo, nella grande area verde del Monte Stella. I primi alberi sono stati dedicati a Moshe Bejski per i Giusti della Shoah, Pietro Kuciukian in onore dei Giusti per gli armeni, Svetlana Broz per i Giusti contro la pulizia etnica nei Balcani.

Riflessioni sulla didattica della Shoah

Breve excursus storico sulla didattica della Shoah Il tema dell’insegnamento della Resistenza e dell’antifascismo risale a un convegno nazionale tenutosi a Ferrara nel novembre del 1970: vennero fuori molte manchevolezze nei libri di testo, dalla trattazione approssimativa e frettolosa dell’ultimo periodo di storia, alla noia e al fastidio per una lezione non facile, come scrisse Claudio Dellavalle negli Atti del Convegno. Bisognava riprendere il dialogo con le nuove generazioni sul tema della Resistenza e sulla Shoah, su quella parte di storia contemporanea trattata marginalmente. Nonostante gli sforzi di qualche insegnante “illuminato” e i buoni propositi del Ministero della Pubblica Istruzione, che aveva attivato fin dal 1993 una serie di corsi sulla didattica della Storia, fu solo col decreto Berlinguer che la situazione cambiò radicalmente

Il 27 gennaio 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. E ogni anno, il 27 gennaio è il Giorno della Memoria, in cui vengono ricordate le vittime della Shoah e del nazismo. Un ricordo necessario, in particolare in questo momento storico. Anche in occasione del Giorno della Memoria 2020 sono tanti i nuovi libri pubblicati, tra romanzi, saggi, biografie e testi per ragazzi. Qui di seguito vi proponiamo una selezione (in cui i titoli non sono proposti in ordine di importanza) di alcune tra le novità in libreria più interessanti, legate alla tragedia dello sterminio di milioni di ebrei.

Podcast

La Comunità ebraica di Milano è formata da tutti gli ebrei che qui vivono o lavorano, indipendentemente dalla loro origine geografica o a quale tradizione essi appartengano. Far parte della Comunità è un diritto-dovere: la tradizione ebraica insegna, infatti, che tutti devono collaborare al bene comune. In momenti diversi della vita (nascite, bar mitzvà, matrimoni…), si può aver bisogno dei servizi collettivi o individuali della Comunità. Dalla Scuola ebraica alla Casa di Riposo, dal Tempio alla vivacità della vita sociale, culturale e associativa, dalle responsabilità della leadership comunitaria, al lavoro in presa diretta del Consiglio e della Giunta in carica. Senza dimenticare le varie anime della solidarietà e del charity, del volontariato, del sostegno agli ebrei nel mondo, al “bene fatto bene”…

        Storia – Seconda guerra mondiale: i campi di concentramento Podcast

Voci della memoria

Due nuove storie di Voci della memoria la serie di podcast originali realizzata da Radio 24 e Il Sole 24Ore, a cura di Raffaella Calandra, Cristina Carpinelli e Maria Luisa Colledani. I racconti di chi è sopravvissuto alla Shoah, le testimonianze di chi è stato perseguitato e deportato nei campi di concentramento. Da Salo Muller a Nedo Fiano, da Liliana Segre a Sami Modiano: le storie per conoscere il passato e non dimenticare.

ASSOCIAZIONE FIGLI DELLA SHOAH

PODCAST LE VOCI DELLA MEMORIA,Davanti ai loro occhi hanno visto l’inferno della Shoah, sono riusciti a tornare dai campi di sterminio e oggi ci raccontano quel male feroce perché non si ripeta mai più. I sopravvissuti della Shoah hanno voci potenti e preziose, da ascoltare e su cui meditare. A futura memoria. Podcast prodotto dal Sole 24 Ore e da Radio24, a cura di Raffaella Calandra e Maria Luisa Colledani, in collaborazione con l’Associazione Figli della Shoah.

Amplifying the Power of Testimony Through Story

 In collaboration with artists and storytellers—including Rachael Cerrotti, Storyteller in Residence, author, producer and granddaughter of a Holocaust survivor—USC Shoah Foundation produces podcasts that draw from the wealth of personal encounters with history found in the 55,000 testimonies of survivors and other witnesses to genocide preserved in the Visual History Archive.